Nuova Riveduta:

Genesi 15:2

Abramo disse: «Dio, SIGNORE, che mi darai? Poiché io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa è Eliezer di Damasco».

C.E.I.:

Genesi 15:2

Rispose Abram: «Mio Signore Dio, che mi darai? Io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa è Eliezer di Damasco».

Nuova Diodati:

Genesi 15:2

Ma Abramo disse: «Signore, Eterno, che mi darai, perché sono senza figli e l'erede della mia casa è Eliezer di Damasco?».

Riveduta 2020:

Genesi 15:2

E Abramo disse: “Signore, Eterno, che mi darai tu? poiché io me ne vado senza figli, e chi possederà la mia casa è Eliezer di Damasco”.

La Parola è Vita:

Genesi 15:2

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 15:2

E Abramo disse: 'Signore, Eterno, che mi darai tu? poiché io me ne vo senza figliuoli, e chi possederà la mia casa è Eliezer di Damasco'.

Ricciotti:

Genesi 15:2

E disse Abramo: «Signore Dio, che mi darai tu? Io me n'andrò senza figli, e questo Eliezer di Damasco, figlio del procuratore della mia casa [mi succederà]».

Tintori:

Genesi 15:2

E Abramo disse: «Signore Dio, che mi darai tu? Io me ne andrò senza figli, e questo Eliezer di Damasco è il figlio del procuratore della mia casa».

Martini:

Genesi 15:2

E Abramo disse: Signore Dio, che mi darai tu? io me n'andrò senza figliuoli: e il figliuolo del mio maestro di casa, questo Eliezer di Damasco.

Diodati:

Genesi 15:2

Ed Abramo disse: O Signore Iddio, che mi daresti? conciossiachè io viva senza figliuoli, e colui che ha il governo della mia casa è questo Eliezer Damasceno.

Commentario abbreviato:

Genesi 15:2

Versetti 2-6

Sebbene non dobbiamo mai lamentarci di Dio, possiamo tuttavia lamentarci nei suoi confronti e dichiararGli tutte le nostre lagnanze. È facile ad uno spirito appesantito aprire il cuore ad un amico fedele e compassionevole. Abramo si lamenta perché egli non ebbe figli e siccome, a ben pensarci, difficilmente ne avrebbe potuto avere uno, l'esigenza di avere un figlio diventò un problema così grande da portargli via ogni conforto. Se pensiamo che Abramo non desiderò altro che questo conforto, una tale lamentela sarebbe stata colpevole. Ma poiché Abramo si riferiva qui alla discendenza promessa, il suo desiderio fu veramente lodevole. Finché non avremo prova del nostro interesse per Cristo, non dobbiamo riposare soddisfatti; "che cosa mi gioverà tutto, se sono senza Cristo?" Se preghiamo e continuiamo a pregare con umile sottomissione alla volontà Divina, non cercheremo invano. Dio promise ad Abramo proprio un figlio. I cristiani credono in Dio con un occhio rivolto alle preoccupazioni di questa vita, ma la fede, mediante la quale essi sono giustificati, ha sempre attenzione alla persona e all'opera di Cristo. Abramo credeva alla promessa della discendenza di Cristo: i cristiani credono che Egli è risuscitato dai morti, Rom. 4:24, e che mediante la fede nel suo Sangue ottengono il perdono di peccati.

Riferimenti incrociati:

Genesi 15:2

Ge 12:1-3
Ge 25:21; 30:1,2; 1Sa 1:11; Sal 127:3; Prov 13:12; Is 56:5; At 7:5
Ge 24:2,10; 39:4-6,9; 43:19; 44:1; Prov 17:2

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